Questo bianco, presentato da Paolo Trimani a Taste of Roma durante la degustazione intitolata “Amici Miei”, proviene dal Jura, una piccola regione della Francia Orientale, che fino a circa 10 anni fa attirava l’attenzione solo di pochi estimatori, ma che ora è salita agli onori della cronaca, tanto che i produttori di quella zona amano definirsi “jurassici”.
Una piccola regione capace di grandi cose.
Il Jura si trova in una zona montagnosa al di là del Monte Bianco, dove nacque lo Chardonnay, un vitigno che può essere coltivato ovunque, in tutte le condizioni geografiche e climatiche, e vinificato nelle più svariate maniere. Lo si può definire il prototipo di vitigno globale, estremamente versatile, che però può anche essere molto noioso.
Questo non è il caso dello Chardonnay Arbois del Domaine du Pelican, un’azienda che nasce in Savoia dal Domaine Puffeney, una delle migliori aziende storiche di questa regione, venduta dall’antico proprietario, senza eredi, a Guillaume d’Angerville, grande produttore della Borgogna.
Proprio con le tecniche di questa zona è prodotto lo Chardonnay del Domaine de Pelican: viene fatto fermentare a lungo in piccole botti, quindi sottoposto a travaso e poi lasciato maturare nelle stesse piccole botti. Questo vino estremamente interessante, come sostenuto da Paolo nel corso della degustazione, è la prova che lo Cardonnay può essere tanto banale quanto curioso e stimolante.
Un vino che ha molto da svelare.
Lo Chardonnay Arbois 2015 al naso più che di vino sa di sasso, di elettricità, di pietra pomice, e al gusto si presenta teso ed affilato, regalando un finale più rotondo e morbido, ma caratterizzato da una tensione che tiene con il fiato sospeso.
E’ un vino il cui equilibrio dinamico non è ancora particolarmente stabile, le cui componenti gustative ricordano molto la parte verde, come la rinfrescante citrina, e non la mollezza e la dolcezza di certe espressioni di queste uve che abbiamo avuto sicuramente l’occasione di assaggiare.
Come ribadito da Paolo a Taste, nella grande quantità di Chardonnay noiosi e quasi “inutili”, riuscire a creare un prodotto in grado di far scoprire qualcosa di diverso e di originale, di svelarci un’interpretazione tutta particolare del lavoro in vigna, non è cosa da poco.
Cosa resta dopo aver assaggiato lo Chardonnay di Domaine du Pelican? Sicuramente la voglia di riempire di nuovo il bicchiere…