“Sul cucuzzolo della montagna” : così Paolo Trimani ha voluto intitolare la degustazione di vini di alta quota, tenuta nell’ambito della kermesse Taste of Milano svoltasi nel capoluogo lombardo. Può l’uva essere coltivata in condizioni pedoclimatiche estreme e produrre ottimi vini? Noi siamo pronti a scommettere di sì…
Cave de Morgex et de La Salle: la cantina in paradiso.
Fondata nel 1983 a Morgex, nel tratto ovest della zona vitivinicola della Val d’Aosta, la Cave de Morgex de La Salle gestisce 20 ettari di terreno posizionati fra i 900 ed i 1200 metri d’altezza, ai piedi dei ghiacciai del Monte Bianco.
Il vitigno principe della Valdigne è l’autoctono Prié Blanc, estremamente adatto al clima impervio (stiamo parlando della DOC più alta d’Europa), coltivato da la Cave de Morgex con grande maestria, nel rispetto della tradizione, riducendo al minimo l’intervento umano.
Il Prié blanc, dal quale si ottengono ottimi vini spumantizzati, nonché i mitici “vine de glace”, frutto della fermentazione dei grappoli congelati, viene utilizzato in purezza per dar vita al Rayon .
Il Rayon 2016 Cave de Morgex e la sua intensità senza peso.
Questo grande bianco, vinificato in modo tradizionale a temperatura controllata, senza essere sottoposto a nessuna stabilizzazione o chiarifica, si impone immediatamente per la sua freschezza e per la matura nota floreale di prato di alta montagna (come potrebbe essere altrimenti?).
Ideale per accompagnare, o meglio, essere accompagnato, dai tipici prodotti della Valle come fondute, formaggi stagionati, e tutte quelle pietanze dove predomina la componente grassa, perfettamente bilanciata dalla sua finezza assoluta, il Rayon Cave de Morgex 2016 a tavola non passerà sicuramente inosservato.
Le caratteristiche di questo vino, come affermato dallo stesso Paolo, potrebbero essere descritte adeguatamente da una matita a punta fine, l’unica in grado di rendere perfettamente l’idea della sua “intensità senza peso”…